Circolari

Rinnovo ccnl autostrade e trafori 1.8.2013. Incontro: 10 maggio 2016.
Prossimi incontri: 20 – 26 maggio 2016.
Circolare n° 015/2016 » 11.05.2016
Sono proseguite ieri, 10 maggio, le trattative per il rinnovo del ccnl autostrade e trafori tra Federreti /Fise Acap e le OO.SS. Filt Cgil, Fit Cisl, Uiltrasporti, Sla Cisal, Ugl Viabilità e logistica.
Il pomeriggio precedente erano pervenuti i documenti delle OO.SS. concernenti la loro proposta sulla classificazione del personale e un articolato sui temi del welfare, dei diritti e delle tutele contrattuali.
Nella riunione di ieri, dunque, Federreti e Fise Acap innanzitutto hanno ricordato alle OO.SS. di attivarsi, come si erano impegnate, per promuovere un incontro con le principali società assicurative che, nel comparto, erogano prestazioni di assistenza sanitaria integrativa, per verificare la sussistenza delle condizioni alle quali sia possibile dar vita a un sistema assicurativo nazionale che, a parità di risorse, offra migliori prestazioni, integrandosi con i trattamenti attualmente garantiti nelle aziende.
A seguire, Federreti ha sottolineato la necessità di avviare quanto prima con le OO.SS. un confronto sui criteri di remunerazione del lavoro a tempo parziale, a motivo del consolidarsi di un contenzioso giudiziario sfavorevole alle società, diffusosi in modo significativo nel settore di sua competenza. L’obiettivo di Federreti è quello di definire le condizioni per possibili accordi transattivi nelle unità produttive interessate e, insieme, di modificare le pertinenti norme del ccnl (art. 24 – Personale a tempo parziale: commi 4 e 5).
Con l’occasione, diversamente da quanto dichiarato all’inizio delle trattative, Fise Acap ha fatto presente che il contenzioso si è manifestato di recente – sia pure in misura contenuta – anche in alcune, poche società aderenti.
Considerata la diversa incidenza del contenzioso nei comparti rispettivamente rappresentati dalle due Associazioni datoriali, Fise Acap si trova dunque nella necessità di valutare e decidere se condividere o meno una medesima posizione.
Si sottolinea che il richiamato contenzioso giudiziario ha dato luogo a sentenze che hanno sancito il diritto del lavoratore a tempio parziale a ricevere una retribuzione mensile direttamente proporzionale a quello del suo omologo a tempo pieno con riguardo agli ordinari elementi fissi della retribuzione stabiliti dal ccnl, sulla base della diretta proporzione tra le ore lavorabili delle due tipologie contrattuali.
In tale premessa, il divisore orario contrattuale – convenzionale, per definizione - non dovrebbe essere modificato e il suo utilizzo dovrebbe riguardare, per il lavoratore a tempo parziale, la remunerazione del lavoro supplementare e delle prestazioni soggette a maggiorazione (straordinario, festivo, ecc.).
Sempre in tema di lavoro a tempo parziale, entrambe le Associazioni datoriali hanno infine richiamato l’attenzione delle OO.SS. sulla necessità di un “Chiarimento a verbale” nell’art. 11 del ccnl, con riguardo alla maggiorazione dovuta al lavoratore in turno notturno (35%), a fronte di alcune recenti pronunce del giudice, che hanno qualificato tale lavoratore come “addetto a turni continui e avvicendati”, riconoscendogli la maggiorazione del 40%.
Le Associazioni datoriali hanno sottolineato che il lavoratore a tempo parziale non è un turnista continuo e avvicendato in quanto non applicato alla turnazione “4-2” e simili: il chiarimento proposto servirebbe a meglio indirizzare l’interpretazione anche dei giudici.
Fise Acap ha poi informato le OO.SS. che le due Associazioni stanno completando una indagine sull’applicazione nelle aziende del sistema indennitario nazionale in vigore da decenni, per offrire elementi di valutazione utili a una sua possibile riorganizzazione. La riflessione potrebbe anche motivare l’eventuale trasferimento di parte delle indennità alla competenza della contrattazione di secondo livello, in funzione di un riassetto del sistema salariale complessivo che risulti maggiormente aderente alle caratteristiche dell’organizzazione del lavoro nelle singole società e consenta soluzioni che rechino benefici sia ai lavoratori che alle aziende.
Le OO.SS. hanno replicato confermando l’impegno a promuovere l’incontro con le società che erogano prestazioni di assistenza sanitaria integrativa e l’interesse al superamento del contenzioso sul lavoro a tempo parziale.
Relativamente al contenzioso sul lavoro a tempo parziale, le OO.SS. hanno confermato la loro disponibilità a risolverlo, attraverso sia la definizione di un accordo per possibili transazioni in sede aziendale, sia la modifica delle norme contrattuali.
Per contro, sostengono che, in determinate situazioni organizzative, il lavoratore a tempo parziale in turno notturno può configurarsi, di fatto, come addetto a turni continui e avvicendati, e questo rende per loro problematico accedere all’ipotesi di un indistinto chiarimento a verbale contrattuale .
Quanto alla tematica delle indennità, si sono riservate di rappresentare la loro posizione dopo aver ascoltato la proposta datoriale; non nascondendo, tuttavia, perplessità sulla opportunità di una modifica dell’attuale disciplina contrattuale a motivo di possibili effetti sfavorevoli per i lavoratori.
***
Le trattative sono state aggiornate a giovedì 26 maggio, con inizio alle ore 10.00, sempre nella sede di Fise: le due Associazioni faranno conoscere le loro proposte sui temi delle indennità e del lavoro a tempo parziale, e le loro valutazioni sul documento sindacale sulla classificazione del personale.
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Frattanto, il 20 maggio le Delegazioni si incontreranno, in forma ristretta - a livello Segreterie -, per un confronto sullo stato della trattativa.
Cordialmente.
» Firma Il Segretario - Giancarlo Cipullo | Autore Frollini» Carta intestata
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